Restauro e riparazione. Lunga vita ai vostri divani!

Come sappiamo, tra i compiti dell’artigiano c’è anche quello di riparare gli oggetti attraverso il lavoro manuale. Quindi, è possibile rivolgersi ad un tappezziere non solo per una nuova creazione, bensì anche per la necessità di restaurare o riparare un imbottito, altrimenti non più utilizzabile.

Ma la strada di dare nuova vita ad un prodotto, piuttosto di sostituirlo, è sempre percorribile? È il caso di fare delle valutazioni, partendo da alcune premesse.

Innanzitutto, si tratta di una scelta sostenibile che premia la durata di un prodotto a discapito della tendenza dilagante “dell’usa e getta”. Oggi, infatti, la maggior parte dei divani, soprattutto se di concezione industriale, sono immessi nel mercato per avere una vita breve ed essere presto rimpiazzati, sostenendo un meccanismo di mercato non propriamente virtuoso. La tecnica costruttiva dell’industria spesso non agevola la possibilità di riparazione oppure l’intervento stesso risulta troppo oneroso rispetto all’investimento iniziale. Parliamo di prodotti dozzinali, destinati a durare poco, per i quali normalmente il produttore non prevede nemmeno la riparazione, rivelando l’assenza di un servizio post-vendita.

Il tappezziere ha poco a che vedere con la logica consumistica della quantità, che ha plasmato la maggior parte del mercato e dei suoi operatori. L’abilità manuale e la sensibilità dell’artigiano, insieme alla sua esperienza, possono venire in soccorso, fungendo da trait d’union tra il passato ed un futuro più eco e socio-sostenibile. Possiamo infatti affermare che il cliente di un divano artigianale viene seguito dal professionista per tutta la vita del prodotto, dalla sua nascita e fino ad un tempo indeterminato, costruendo un rapporto di assoluta fiducia, trasparenza e disponibilità.            

È la qualità, e non la quantità, a guidare il lavoro dell’artigiano che è anche in grado di intervenire su prodotti creati da altri.

Identificata quindi la condizione che rende un prodotto riparabile, vediamo ora cosa si intende invece per restauro e quando vale la pena prendere in considerazione questa possibilità.

Il restauro viene richiesto nel caso di un imbottito molto usurato, che i segni del tempo non rendono più utilizzabile. Questa operazione riguarda tutte le parti del divano.

Quando vale la pena intervenire?

Se il prodotto è economico, cioè realizzato con materiali mediocri, allora proprio per la natura stessa del bene, questo rimedio non ha senso, purtroppo.

Se il divano è invece un prodotto durevole, conviene pensare al restauro se:

– è di marca e pregiato,

– è stato realizzato secondo canoni di alta qualità,
– ha un valore affettivo;
– è un pezzo unico ed esclusivo;

– ha un valore storico

È chiaro che in tutte queste valutazioni, entra in gioco un elemento soggettivo, e cioè non il valore reale del bene ma il valore percepito dal proprietario per cui il costo dell’intervento passa in secondo piano.

Ne consegue che, per un imbottito artigianale usurato, è conveniente pensare di affidare il restauro – quando possibile – allo stesso artigiano che l’ha costruito, in quanto ne conosce perfettamente tutti i dettagli costruttivi e ciò può potenzialmente tradursi in un risparmio economico rispetto ad un acquisto ex novo.

Invece, se il restauro riguarda un imbottito di diversa provenienza, sono ben altre le considerazioni da fare ed esulano tutte da criteri puramente economici, come visto.

Un buon prodotto, può essere rinnovato e restaurato più volte allungandone considerevolmente la sua vita, a tutto beneficio del portafogli, dell’ambiente e del lavoro territoriale.

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